THE LIARS "The True Sound Of The Liars" (Area Pirata, 2012)

copertina THE LIARS "The True Sound Of"

Il secondo titolo che ho curato per Area Pirata è questo doppio CD che racchiude tutto quello che i pisani Liars, una delle tre formazioni nate dallo scioglimento dei seminali Useless Boys, pubblicarono negli anni Ottanta.
Vale a dire il demo "86 Tears" (1986), il mini-LP "Optical Sound" (1987), il bellissimo album "Mindscrewer" dell'anno successivo, il singolo "Cold Girl" del 1990, più tre brani completamente inediti.
Il tutto rimasterizzato e presentato in un'edizione con un bel booklet ricco di foto d'epoca, recensioni e le mie note di copertina che trovate qui di seguito: 

Piazza dei Miracoli come Haight Ashbury? L'iperbole è meno azzardata di quanto possa sembrare. Non fosse altro perchè Pisa, nel bel mezzo degli anni Ottanta, rappresentò l'epicentro di quel sisma neopsichedelico che stava scuotendo l'Italia da nord a sud. Con tre gruppi di assoluto valore - Birdmen of Alkatraz, Steeplejack e Liars - il cui albero genealogico risaliva a un unico nome, quello degli Useless Boys. Una formazione che, per una volta, non è esagerato definire "seminale": non soltanto per il segno lasciato nella scena underground con un demo di culto, Dream's Dust Factory , ma soprattutto perché dalle spore di quel fungo lisergico vennero fuori, quasi per magia, tre band straordinarie.
Una di queste erano, appunto, i Liars: formati dal bassista Alessandro Ansani che, chiusa l'esperienza con i Ragazzi Inutili, chiamò a raccolta il batterista Andrea Cecchi e il chitarrista Pierpaolo Morini, che di lì in avanti diventerà il suo inseparabile "partner in crime".

Le influenze dei Liars, almeno inizialmente, mettono in luce una psichedelia tenue non immune da un certo gusto new wave tanto in voga all'epoca. Lo si può notare subito nella prima prova licenziata dal terzetto: un nastro intitolato '86 Tears - ovvio il riferimento al classico di Question Mark & The Mysterians - molto apprezzato e ricercato dagli appassionati della nostra scena underground. Una sorta di album su cassetta che finalmente rivede la luce dopo quasi trent'anni nel doppio CD che tenete in mano. E che ne rappresenta uno dei momenti più gustosi, con i suoi dieci brani ispirati e naïf in cui si intravedono gli sviluppi successivi del sound del gruppo.

Appena un anno dopo, siamo nel 1987, il terzetto pisano esordisce su disco con "Optical Sound", un mini-Lp pubblicato dall'etichetta milanese Supporti Fonografici. L'evoluzione stilistica dei Liars è evidente sin dai primi solchi. Le cinque tracce racchiuse in quel vinile bianco sono perennemente in bilico tra un sanguigno versante rock'n'roll (ascoltate l'iniziale She's Allright e la cover di Squeeze Her Tease Her di Jackie Wilson) e uno più acido rappresentato da brani come The Lady Knew e Changin' Faces .

E' solo l'antipasto del capolavoro che il gruppo firmerà nel 1988, con l'innesto del batterista e songwriter Daniele Caputo, ex Useless Boys e leader dei lisergici Birdmen of Alkatraz. Si tratta di "Mindscrewer", una delle vette più alte del panorama neo-Sixties europeo. Pubblicato dall'indie-label bresciana Tramite di Jean Luc Stote e Guido Biagi, il disco racchiude una manciata di canzoni ispirate e brillanti. Un album di psichedelia acida e visionaria, ricca di soluzioni sonore sognanti e spesso d'impatto, con i tre musicisti che si alternano al microfono arricchendo così lo spettro musicale del disco.
L'intero universo Sixties viene esplorato in questo incredibile viaggio dai mille colori: dai chiaroscuri di Tulips Of Harlem alla fantasiosa energia di She's Crumblin' Down , dall'impasto garage-psichedelico di Dumb Generation al trascinante rock'n'roll di You Shock My Heart passando per il caleidoscopio lisergico di It Gets Wasted e Fire Illusion . Nel mezzo ci sono pure tre belle cover: Wildwood Blooze dei Nazz, Bubblegum di Kim Fowley, Her And Her Mountain dei Frantics. Ma non è tutto.
Perché in "The True Sound Of..." trovate anche l'effervescente singolo Cold Girl , pubblicato in Germania da Unique nel 1990, i due pezzi live Satisfaction Guaranteed e Baby Please Don't Go apparsi sulla compilation "Rockbeef" nel 1988 e tre canzoni - Julia Redhair, Lust For You e A New Start - tratte da un demo del 1989 e già orientate verso il versante hard-rock che caratterizzerà un'altra fase della straordinaria band pisana. Ma siamo già negli anni Novanta e quella è un'altra storia.

Collana EIGHTIES COLOURS REISSUES / AREA PIRATA

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