OUT OF TIME "Stories We Can Tell & More" (Area Pirata, 2015)

copertina CD OUT OF TIME  "Stories We Can Tell & More"

Nell'opera di "archeologia musicale"  messa in piedi assieme ai ragazzi di Area Pirata, non potevamo non ristampare gli Out Of Time, una piccola/grande band di Bra che interpretò il Sixties revival in maniera personale, essendo una sorta di risposta italiana al Paisley Underground americano. Non a caso il gruppo accompagnò dal vivo gruppi del calibro di Long Ryders, Dream Syndicate, Go Betweens, That Petrol Emotion, Naked Prey...
"Stories We Can Tell & More" , racchiude, per la prima volta in CD, il primo album del gruppo, i brani apparsi sulla raccolta "Eigties Colours" del 1985 e sul sette pollici allegato alla fanzine "Lost Trails" e vari inediti e outtake.
Queste le mie note di copertine che appaiono all'interno del CD:

OUT OF TIME: IL PAISLEY UNDERGROUND "MADE IN ITALY"

Apparve nel 1985 per un'etichetta "fantasma", la Mail Records, un LP intitolato "Stories We Can Tell". In copertina il disegno di un tavolo su cui sono poggiati un pacchetto di Lucky Strike, dei fiammiferi, un posacenere traboccante di mozziconi, un paio di fotografie, un pentagramma, un bloc notes e una matita.
Da un angolo fa capolino un basso Rickenbacker. Strumenti necessari per "raccontare storie", sintonizzandosi su nostalgie del passato. Di un passato che profuma di Sixties, che accende l'immaginazione facendo sognare tramonti luminosi su praterie sconfinate.

A guardarla così poteva tranquillamente essere la copertina di un disco di una band del Paisley Underground, il movimento musicale che negli stessi anni aveva preso piede sulla costa occidentale degli States. E invece "Stories We Can Tell" era il disco d'esordio degli Out Of Time, un giovane gruppo italiano che arrivava dalle nebbie di Bra, in Piemonte. A scoprire il quintetto, qualche mese prima era stato Claudio Sorge che ne aveva subito pubblicato un pezzo ("Have You Seen The Light Tonight") sull'epocale raccolta "Eighties Colours".
"Stories We Can Tell", uscito a distanza di pochi mesi, era il proseguimento di quell'avventura artistica. Racchiusi nei solchi del vinile trovavano posto otto canzoni color pastello, dalle sfumature acide, con chitarre jingle jangle che descrivevano atmosfere nostalgiche ed evocative. Tra i numi tutelari della band, oltre ai gruppi Paisley loro coevi, i mostri sacri Byrds e Love. E proprio il gruppo di Arthur Lee veniva omaggiato dagli Out Of Time nell'episodio successivo: la bella cover di "A House Is Not A Motel" pubblicata sul sette pollici allegato al secondo numero della fanzine "Lost Trails". Tracce discografiche che servirono a far conoscere la band nei circuiti underground e le regalarono anche un inaspettato momento di popolarità con la partecipazione televisiva al programma Rai "L'Orecchiocchio". Ma la storia degli Out Of Time si interruppe improvvisamente nel 1987 mentre un secondo LP era già in cantiere.

"Stories We Can Tell & More" ci restituisce oggi un pezzo importante della storia della band di Bra e anche della nostra scena neo-Sixties. Contiene tutto quello che gli Out Of Time hanno lasciato impresso su vinile, ma anche un'outtake ("Time") tratta dalle session del primo album, quattro episodi registrati dal vivo negli studi di un'emittente radiofonica e tre inediti ("Walkin' In A Spanish Land", "Untitled", "Untitled #2") che sarebbero dovuti finire sul secondo disco a 33 giri del gruppo.

È quindi un enorme, quanto sottile, piacere potersi rituffare oggi nei colori e nelle melodie "fuori dal tempo" della formazione piemontese. Un piacere che la lunga attesa di questa ristampa ha accresciuto a dismisura e che è bello condividere con tutti voi che tenete in mano questo piccolo, prezioso, CD.

Collana EIGHTIES COLOURS REISSUES /  AREA PIRATA

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