THE SICK ROSE "The Month Of The Rose" (Onde Italiane, 2012)

copertina The Sick Rose "The Month Of The Rose"

"The Month Of The Rose" è la stampa su vinile del primo demo dei Sick Rose, uscito originariamente nel 1984. Di questo disco ho realizzato soltanto le note di copertina su richiesta dell'etichetta, la torinese Onde Italiane, che ha deciso di far venire nuovamente alla luce tesori nascosti del nostro underground. Non ristampe, nel senso stretto del termine, ma materiale inedito, demotape, tracce live, outtakes...

Queste le liner notes che appaiono nel retrocopertina:

Nel grigiore metallico degli anni Ottanta una generazione di giovani musicisti trovò un’originale via di fuga guardando indietro attraverso il caleidoscopio multicolore dei favolosi Sessanta. Sulla scia di ciò che stava accadendo nello stesso periodo negli States e nei paesi scandinavi, anche in Italia prese piede una sorta di rinascimento neo-Sixties. A Torino, l’epicentro di quell’incredibile sisma musicale, nel novembre del 1983 si formano i Sick Rose, una delle band destinate a diventare uno dei nomi di punta della scena. Innamorato del nascente movimento del Paisley Underground così come delle originali formazioni garage e psichedeliche dei Sixties, il ventenne Luca Re decide di formare un gruppo che si inoltri per quegli affascinanti sentieri musicali. Va da Rock&Folk, un noto negozio di dischi della città, e mette un annuncio in bacheca: “The Sick Rose, band neopsichedelica cerca batterista, chitarrista, tastierista e bassista”. La prima risposta arriva nel giro di una settimana: è il chitarrista Diego Mese a farsi vivo. Pochi mesi dopo, con una line-up completata da Maurizio Rubinetti alla batteria, Massimo Smeriglio alle tastiere e Davide Forno al basso, i Sick Rose sono già in studio a registrare il loro primo demotape. Che oggi finalmente abbiamo la possibilità di ascoltare per la prima volta su vinile. Sette canzoni, cinque originali e due cover (“Something I Think About” dei Blues Magoos e “You’re Gonna Miss Me” dei 13th Floor Elevators) che ci restituiscono il sound grezzo e ancora un po’ acerbo della primissima formazione della band. Sette episodi bellissimi nella loro freschezza naïf. “The Month Of The Rose” è uno strumentale dal fascino folk-rock, “A Strange Walk” e la più aggressiva “Again” iniziano a delineare il versante garage-pysch del gruppo con un ipnotico giro di tastiera, mentre “Janet Rye” e l’evocativa “The Threat Of Memories” assumono i contorni di ballate visionarie. Il garage-punk aggressivo che diventerà, da lì a breve, il marchio di fabbrica dei Sick Rose arriva con “Do You Live In A Jail” che nel 1985 finirà sull’epocale raccolta “Eighties Colours”, pubblicata dalla Electric Eye di Claudio Sorge. Su suggerimento dello stesso Sorge, e con il nuovo bassista Maurizio Campisi, nell’estate dello stesso anno la formazione torinese registra un promo di quattro canzoni da inviare a Greg Shaw della Bomp/Voxx. Una cassettina di cui si erano perse le tracce negli archivi del gruppo e il cui contenuto troviamo oggi tra questi solchi. Il sound dei Sick Rose si è fatto più aggressivo e trascinante, a partire dall’esplosiva “Burn Baby Burn” seguita a ruota dalle più fumosa “Don’t Come With Me”, dalla cover di “Every Night A New Surprise” dei Moving Sidewalks e dalla prima versione di quella “Get Along Girl” che, opportunamente rivisitata, segnerà l’epocale debutto su 45 giri della band. Con il nuovo tastierista Massimo Aluffi, il gruppo firma il grintoso remake di “Things Gettin’ Better” di Kenny and the Kasuals, poi pubblicato sulla compilation “Tracce ‘85”. 
È il brano che chiude “The Month Of The Rose”, una raccolta unica e preziosa che fotografa i primi passi di una band che, da lì a breve, si trasformerà in una leggenda. Non soltanto dell’underground italiano, ma della scena garage mondiale.

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