VIEWS "Mother Tapes. Anthology 1986 - 1990" (Area Pirata, 2021)

copertina CD VIEWS "Mother Tapes"

I Views di Giovanni Ferrario sono un gruppo che ho amato moltissimo in gioventù e ai quali mi lega un rapporto sentimentale. Sono stati, infatti, la prima band che intervistai, appena diciottenne, per "Urlo", il bimestrale di rock italiano che è stata la mia prima vera palestra di giornalismo musicale, per cui ho collaborato dal 1990 sino all'ultimo numero uscito nel luglio del 1998. Intervistai i Views in occasione di un loro concerto nella mia città d'origine, Reggio Calabria, in cui vennero a presentare il loro capolavoro, "Mummycat The World #2", pubblicato all'epoca dalla Crazy Mannequin. Un disco bellissimo e purtroppo misconosciuto, una vera e propria gemma della scena underground italiana.
È quindi una grande gioia avere curato questa antologia che raccoglie tutta la produzione discografica della band bresciana: il mini "Namby Pamby" del 1987, l'album "Mummycat The World #2" del 1990, più vari brani sparsi su compilation dell'epoca. In aggiunta al primo CD ce n'è un secondo che contiene i brani del primo demo "Look Out!" e rare registrazioni dal vivo, inclusa una cover di "Citadel dei Rolling Stones.
Il titolo della raccolta è "Mother Tapes. Anthology 1986 - 1990"  e queste sono le mie note di copertina che trovate sul disco:

Tra le tante gemme nascoste del nostro underground, quella dei Views è tra le più sconosciute e allo stesso tempo tra le più brillanti. A formare il gruppo nel 1984 è il ventitreenne Giovanni Ferrario, appassionato di Rolling Stones, Television e in quel periodo attratto tanto dal Paisley Underground di Long Ryders, Dream Syndicate e Rain Parade quanto da Brian Eno e Robert Wyatt. Assieme a lui, chitarra, voce e autore dei testi, ci sono Dario Pironi alla batteria, Nico Meteo al basso, Livio e Luca Rug rispettivamente alla chitarra e alle tastiere. Tre anni di prove e concerti servono alla band per scrivere i primi pezzi e per rodarli dal vivo: finiranno sul demo “Look Out!!!” che viene pubblicato nel 1987. Fondamentale nella storia del gruppo è l’incontro con il DJ e agitatore culturale francese Jean-Luc Stote che nello stesso periodo sta mettendo in piedi con Guido Biagi una piccola etichetta discografica, la Tramite. Il produttore fa esordire il quintetto sulla compilation “Rockbeef” con un brano del demo, Expectations, registrato dal vivo; poi lo spedisce in studio per tirar fuori il mini-album “Namby-Pamby”. 
Registrato nella primavera del 1988, il disco contiene sei tracce della sognante formula psycho-pop dei Views che unisce l’amore per il rock chitarristico, le geometrie della new wave più fantasiosa e l’approccio melodico dei Sixties. È appena un assaggio di quello che il gruppo sarà in grado di regalarci due anni dopo quando esce per la milanese Crazy Mannequin, la più intrigante indie-label italiana di quegli anni, il loro capolavoro: l’LP “Mummycat The World n. 2”. Con una formazione a quattro, che ora vede la presenza alla voce e alla seconda chitarra dell’affascinante Emanuela Esquilli, i Views tirano fuori un lavoro brillante e originale in cui costruiscono melodie delicate,  intrecci chitarristici, atmosfere visionarie. «In quegli anni», ricorda Giovanni Ferrario, «erano usciti “Green” dei R.E.M. e “Warehouse” degli Hüsker Dü: entrambi i dischi erano freschi, puri e suonavano meravigliosamente, nella loro semplicità. Era questo che volevamo: due tracce di batteria, una linea di basso, qualche chitarra suonata con urgenza. Arrivare al cuore del pezzo per poi sterzare bruscamente verso il “mondo numero 2”».
“Mummycat The World n. 2” è un disco magnifico che si apre con la dolce malia psichedelica di Say It! per concludersi con la contagiosa The Mirror, un episodio veloce e fantasioso capace di distillare insieme aggressività post-punk e stranezze Sixties. In mezzo troviamo tutto il variopinto universo musicale dei Views, dalla cover efficace e devastata di Everybody’s Got Something To Hide Except For Me And My Monkey dei Beatles a quella corposa di Real Good Time Together di Lou Reed, passando per brani contemporaneamente avvincenti e delicati (The Raining Man, Circle), episodi minimali e indolenti (Patty Flan), canzoni sussurrate/ipnotiche (Mummycat) o virate su tonalità pastello (Red Flowers Moon Light). Per non dire, poi, di una dolcissima ballata come She’s Going Out. Pura magia.
Ma i tempi stanno cambiando e i Views arrivano a pubblicare il loro primo LP quando le morbidezze neo-Sixties e shoegaze stanno cedendo il passo ad altre, ben più ruvide, sonorità. La traiettoria artistica del quartetto prosegue ancora per un paio d’anni, la band registrerà anche un secondo album (“Warm”) che non verrà mai pubblicato a causa del fallimento dell’etichetta per cui sarebbe dovuto uscire. A quel punto la formazione bresciana getta la spugna. Giovanni inseguirà i suoi sogni con altre entità, mentre i Views resteranno avvolti per sempre in una cappa di mistero. 
La raccolta che tenete in mano è quindi una gemma davvero preziosa perché racchiude per la prima volta su CD i due vinili del gruppo, “Mummycat The World n. 2” e “Namby-Pamby”, più una serie di bonus tratte dal primo demo e da rare registrazioni impresse in sala prove su un quattro piste oppure dal vivo: 28  brani che ci restituiscono l’affascinante parabola musicale di una delle più originali formazioni che la nostra scena underground abbia mai partorito. 

Collana EIGHTIES COLOURS REISSUES / AREA PIRATA

 

 

 

Condivi ora